La carne suina toscana è una tra le poche, in Italia, a poter vantare una conservazione delle specie autoctone lungo tutta la storia del Belpaese, senza alcuna interruzione. In questa regione, ricca di pascoli e di zone boschive popolate di querce e castagni, la pratica dell’allevamento di razze indigene di suini ha sempre mostrato attenzione verso la salvaguardia dei ceppi originari. Al contrario di altre aree geografiche che hanno preferito sviluppare le ibridazioni, a tutt’oggi in territorio toscano, nonostante una popolazione di soli 172000 esemplari (dati Istat 2000), è riscontrabile la presenza di: Cinta senese ( riconosciuta come la più eccellente produzione suina locale), razza Maremmama(o Macchiaiola) e Cappuccia di Anghiari.
Alla prima di queste il primato non solo di celebrità, ma anche di densità.
La carne in Toscana riveste fin dal medioevo un’importanza basilare nell’alimentazione e proprio per questo si riscontra una fiorente varietà di prodotti tipici, specialmente tra i salumi (ad esempio Sbriciolona, prosciutto dop, salame, soprassata, rigatino e lardo di Colonnata). Possibile acquistare tagli di carne suina toscana grass fed: gli allevamenti all’aperto (stato brado o semibrado) sono molto diffusi dal 1990 e fanno di questa zona rurale un modello da seguire tutto italiano.